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V.2_inv. 158b

Giuseppe Incorpora
Fotografia del Grande Vestibolo del Teatro Massimo
Fine del XIX secolo
24×26 cm
Inv. 158 b
In alto a sinistra sul cartoncino: “Teatro Massimo Vittorio Emanuele in Palermo – Grande vestibolo”, timbro in basso a destra tra la fotografia e il supporto cartaceo: “Fotografia G. Incorpora – Palermo”

La fotografia fu eseguita da Giuseppe Incorpora (Palermo 1834 – 1914), uno dei primi fotografi professionisti siciliani. Questi, influenzato dai fotografi francesi stabilitisi a Palermo nel corso degli anni ’50 del XIX secolo, esordì nel 1859. Dopo la prima fase rivolta principalmente alla ritrattistica, Incorpora si dedicò alla rappresentazione di Palermo e della Sicilia quali soggetti privilegiati delle sue caratteristiche vedute fotografiche immortalando sobborghi, vedute e scorci urbani particolarmente significativi come “Monte Pellegrino”, “La Cubula”, “Il laghetto di villa Tasca”, “Solunto”, soggetti prediletti di diversi artisti del tempo che alimentarono il rapporto sinergico di reciproca contaminazione tra pittura e fotografia e contribuirono a diffondere la conoscenza della Sicilia tra il grande pubblico che apprezzava l’Isola e il suo paesaggio. Tra i suoi riconoscimenti si ricordano le nomine di “Cavaliere del Regno” e “Fotografo della Real Casa”, conferitegli da Umberto I di Savoia. Dagli anni ’80 Giuseppe Incorpora fu affiancato nella propria attività dal figlio Francesco che, insieme ai fratelli Salvatore e Giovanni, continuò l’attività paterna sotto la denominazione di “Real Fotografia Cav. Giuseppe Incorpora”, guidata dal 1926 alla seconda guerra mondiale da Giuseppe Incorpora junior.

La fotografia di Incorpora raffigura il Grande Vestibolo o Foyer del Teatro Massimo, uno degli spazi che ospitano il programma decorativo che Ernesto Basile, tra il 1893 e il 1897, affidò ad artisti come Ettore De Maria Bergler, Salvatore Valenti, Francesco Padovano, Rocco Lentini, Michele Cortegiani, Giuseppe Di Giovanni, Giuseppe Enea, Enrico Cavallaro, Gaetano Geraci, Antonio Ugo. Il Teatro Massimo sorge su un impianto rettangolare dato da diversi corpi di fabbrica: l’ingresso con pronao e scala monumentale, il Foyer, la sala, la torre di palcoscenico, le rotonde al centro dei prospetti laterali. Dallo scalone principale si accede al pronao e al Foyer, dove si entra anche dal Caffè e dagli atri laterali. L’ambiente, particolarmente ampio e dalla struttura rettangolare, presenta cinque porte e un ricco apparato decorativo consistente in un fregio dipinto che presenta girali d’acanto. Tale motivo, arricchito da maschere, viene riproposto nei dodici riquadri disposti sulle pareti. Degni di nota sono il bassorilievo realizzato da Salvatore Valenti raffigurante l’Entrata di Vittorio Emanuele II, la coppia di candelabri bronzei con puttini e il busto in bronzo di Giovan Battista Filippo Basile, ad opera di Antonio Ugo, posto sul piedistallo di Gaetano Geraci. Nel Foyer è attualmente esposto l’archetipo del teatro (inv. 207), presentato con le tavole del progetto Archetipo e disegni.