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  • Autore

Ignoto

  • Soggetto

Figurino del personaggio di una Dama dell’opera “Gli Ugonotti” di Giacomo Meyerbeer eseguita al Teatro Bellini il 27 dicembre 1870

  • Data

1870

  • Luogo di produzione

Palermo

  • Tecnica/materiali

Acquarello su carta

  • misure

cm 24,5×18

  • Inventario

117 h

  • Provenienza / dono

Collezione del Teatro Massimo

  • Restauri

Opera non restaurata

  • Annotazioni / Iscrizioni

Sul recto: In alto a sinistra timbro “Commissione de’ Teatri” con al centro l’aquila

In basso al centro: Dama o damigella d’onore

Sul verso: Fig. 7 – Dama d’onore Sig. ra  – come il figurino – … meno … – Damigelle = n. 22 coriste in vari colori

In basso al centro: n. 2 dame di diverso colore – n. 4 “ “ “ (sono le virgolette per dire come sopra)

– Abstract

Il disegno presenta il figurino di uno degli abiti realizzati per il personaggio di una Dama o Damigella d’onore dell’opera “Gli Ugonotti” di Giacomo Meyerbeer eseguita al Teatro Bellini il 27 dicembre 1870

  • Descrizione

Nel disegno è raffigurato il personaggio di una Dama o Damigella d’onore de “Gli Ugonotti”, opera composta da Giacomo Meyerbeer (1791-1864) nel 1836 ed eseguita al Teatro Bellini il 27 dicembre 1870. L’opera lirica fu rappresentata per la prima volta nel 1836 all’Opéra National di Parigi mentre la prima italiana andò in scena nel 1841 a Firenze al Teatro della Pergola.

Il disegno fa parte di una raccolta di n. 14 fogli rilegati in un volumetto, preceduto dal frontespizio “Gli Ugonotti – 1870-71 – Teatro Bellini – Palermo”.

Dalle indicazioni riportate dal costumista per la sartoria si evince che il figurino è stato utilizzato per diversi personaggi (dame e damigelle d’onore), infatti, doveva essere realizzato lo stesso tipo di abito con diverse varianti cromatiche.

La fanciulla è raffigurata di tre quarti, con il volto di profilo e indossa un abito rosso con guarnizioni  bianche incorniciate d’oro.

Il corpetto termina con un andamento geometrico che evidenzia la vita particolarmente stretta, ulteriormente accentuata dalla gonna a campana.

L’abito presenta una gorgiera inamidata e rigida, le tipiche spalline imbottite e ampie soprammaniche aperte che lasciano intravedere la camicia bianca sottostante con i polsini leggermente arricciati.

L’acconciatura con i capelli raccolti è celata dal berretto di velluto decorato da una piuma, tipico elemento della moda del XVI secolo a cui chiaramente fa riferimento il costumista nell’elaborazione del disegno. Questa tipologia di copricapo, indossato indistintamente dagli uomini e dalle donne, infatti, è spesso presente con delle varianti nella pittura cinquecentesca come dimostra ad esempio la “Vocazione di san Matteo” di Caravaggio (chiesa di San Luigi dei Francesi – Roma). Da segnalare la cura riservata ai dettagli come l’orecchino con pendente. Il disegno è realizzato con un tratto sottile che definisce la figura con precisione ed evidenzia le caratteristiche delle lavorazioni sartoriali previste per il costume.

  • Riferimenti ad altre schede

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  • Bibliografia

Inedito

  • Parole chiave

Figurino, acquarello, Gli Ugonotti, Giacomo Meyerbeer

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