106a

106a

  • Autore

Ignoto

  • Soggetto

Figurini di quattro personaggi dell’opera “I falsi monetari” di Lauro Rossi eseguita al Teatro Bellini di Palermo nel 1872-73

  • Data

1872-73

  • Luogo di produzione

Palermo

  • Tecnica/materiali

Acquarello su carta

  • misure

19,5 x 27 cm

  • Inventario

106

  • Provenienza / dono

Collezione del Teatro Massimo

  • Restauri

Opera non restaurata

  • Annotazioni / Iscrizioni

Sul recto: In alto al centro “Falsi Monetari”, “1872/73”, “1.2.3.4.”, in basso “D. Isidoro, Alberto e coro variando i colori”, “Annetta”, “Ines e coro variando i colori”, “Coro e servi variando i colori”, “Visto il Delegato alla Direzione Teatrale […]”, “Approvato il Presidente della Consulta Artistica Giuseppe Meli”

Sul verso: “106a”

– Abstract

Nella tavola sono raffigurati nr. 4 abiti disegnati per i personaggi dell’opera “I falsi monetari” di Lauro Rossi eseguita al Teatro Bellini di Palermo nel 1872-73

  • Descrizione

La tavola raffigura quattro personaggi de “I falsi monetari”, opera composta da Lauro Rossi (1810 –1885) nel 1834 su libretto di Jacopo Ferretti,  eseguita per la prima volta a Palermo al Teatro Bellini il 3 novembre 1872. La prima del melodramma giocoso, noto anche come “La casa disabitata”, fu eseguita al Teatro alla Scala di Milano il 16 agosto 1834. Il disegno fa parte di una raccolta di n. 3 fogli identificati dall’iscrizione “I falsi monetari”. Nella tavola sono riportate le firme dei responsabili che approvarono i modelli dei costumi con le variazioni specificate.

Personaggio 1: L’uomo è rappresentato a figura intera, in posizione frontale, con il braccio destro regge un mantello nero mentre il sinistro è disteso.

Il costume, di colore nero, è caratterizzato da una casacca corta con spalline ad aletta. Le maniche appaiono strette, così come le culottes.

Il contrasto di colore è dato dall’ampia fusciacca rosa che cinge la vita e dalle calze bianche strette al polpaccio. La mise è completata dalla camicia bianca con colletto molto piccolo e dal cappello cilindrico. Le note rivolte alla sartoria specificano che lo stesso modello, con variazioni cromatiche, doveva essere utilizzato per confezionare gli abiti indossati dal personaggio di Alberto, amico e complice di Isidoro, e dai componenti del coro. La letteratura specialistica segnala che nel 1872 il ruolo di Alberto fu affidato al basso Stefano Bellissimo. Il tratto netto definisce la figura con precisione e l’uso accorto di effetti chiaroscurali rende la consistenza del tessuto dell’abito.

Personaggio 2: La donna è rappresentata a figura intera, in posizione frontale, con la mano sinistra al petto e il braccio destro disteso. L’abito, di colore rosa, è caratterizzato da un ampio scollo a barca che contribuisce a mettere in evidenza l’andamento del corpetto e della vita particolarmente sottile. Le maniche, corte e a palloncino, sono attaccate appena sotto la spalla, mentre la gonna a campana arriva al polpaccio. Il costumista si sofferma su alcuni dettagli che arricchiscono il disegno come: il motivo decorativo dalla gonna, la cuffia e le rose che decorano l’acconciatura raccolta. Le note rivolte alla sartoria specificano che il modello era destinato al personaggio di Annetta, ragazza amata da Don Raimondo e rapita da Isidoro. La letteratura specialistica segnala che nel 1872 il ruolo di Annetta fu affidato alla soprano Olimpia Trebbi. Il disegno si segnala per il tratto deciso che definisce la figura e per l’uso dei colori con cui si realizzano i riflessi di luce sulla stoffa.

Personaggio 3: La donna è rappresentata a figura intera, in posizione frontale, con entrambe le braccia distese. Il personaggio indossa un abito molto accollato di colore chiaro, caratterizzato da un corpetto aderente con chiusura intrecciata sul davanti che esalta il dettaglio della vita particolarmente sottile. La camicia bianca presenta maniche, corte e a palloncino, attaccate appena sotto la spalla. La gonna bianca, piuttosto ampia, e bordata da due fasce scure di ampiezza diversa, arriva poco sotto il ginocchio e lascia vedere un’ampia porzione della sottogonna color ocra, una tonalità ripresa dalla stoffa del cappello ornato da un nastro verde. Le note rivolte alla sartoria specificano che il modello era destinato al personaggio della villanella Ines e alle componenti del coro. La letteratura specialistica segnala che nel 1872 il ruolo di Ines fu affidato alla soprano Mariannina Orlandi. Il tratto netto definisce la figura con precisione e l’uso accorto di effetti chiaroscurali mette in evidenza le pieghe della gonna.

Personaggio 4: L’uomo è rappresentato a figura intera, in posizione frontale, con entrambe le braccia distese.

Il costume è caratterizzato da una casacca grigia attillata con spalline imbottite. La giacca, dalle maniche piuttosto strette, è indossata su una camicia bianca dal piccolo colletto. Un ulteriore contrasto di colore è dato dall’ampia fusciacca rosa che cinge la vita e dalle culottes marrone chiaro, una tonalità ripresa dal cappello ornato da un nastro verde. Le note rivolte alla sartoria specificano che lo stesso modello, con variazioni cromatiche, doveva essere utilizzato per confezionare gli abiti indossati dai componenti del coro e dagli interpreti dei servi. Il disegno presenta un tratto netto che definisce la figura con precisione e l’uso di effetti chiaroscurali evidenziano la consistenza del tessuto dell’abito e le pieghe della camicia.

  • Riferimenti ad altre schede

106b-106c

  • Bibliografia

Inedito

  • Parole chiave

Figurino, acquarello, Don Bucefalo, Lauro Rossi

  • Link

https://archive.org/details/ifalsimonetariov00ross_2